WATERAGRI: un nuovo progetto per le risorse idriche
Si chiama WATERAGRI e nasce con l’obiettivo di migliorare la gestione integrata delle risorse idriche in piccoli bacini agricoli, sviluppando soluzioni sostenibili per la ritenzione delle acque e per il recupero dei nutrienti dalle acque di drenaggio.
E’ un nuovo progetto di ricerca europeo Horizon 2020, al quale partecipa il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Università di Bologna, che metterà a punto soluzioni sostenibili per incrementare la ritenzione delle acque in piccoli bacini agricoli e consentire il recupero di nutrienti dalle acque di drenaggio agricolo. In particolare, la sfida principale del progetto sarà quella di far fronte alle sfide attuali e future per ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici sul settore dell’agricoltura irrigua.
In Europa, fino ad oggi, i problemi legati alla disponibilità e alla qualità dell’acqua in piccoli bacini agricoli sono stati spesso sottovaluti. Inoltre, in tali bacini, si riscontra una carenza di analisi di dettaglio dei processi idrologici e degli effetti dei cambiamenti climatici sul microclima. Pertanto, il consorzio WATERAGRI lavorerà per ottenere una comprensione dettagliata ed integrata dei processi idrologici che caratterizzano le risorse idriche in 3 aree biogeografiche europee: Zona Boreale, Zona Continentale e Zona Pannonica. Verranno inoltre migliorate le tradizionali soluzioni di drenaggio ed irrigazione e introdotte soluzioni naturali per la ritenzione delle acque e per il recupero dei nutrienti dal reticolo di drenaggio agricolo. Il progetto di ricerca WATERAGRI, di durata quadriennale e con un budget di 7 milioni di euro, ha preso ufficialmente il via il 1° maggio 2020 e nello stesso mese è stato organizzato il kick-off meeting in modalità telematica, a seguito delle restrizioni imposte dalla pandemia causata dal virus COVID-19.
Il consorzio WATERAGRI è composto da 23 partners provenienti da 12 paesi europei, con il coordinamento dell’Università di Lund. Le attività del progetto includeranno 10 importanti casi studio, tra cui uno situato nella provincia di Bologna e gestito dall’Alma Mater, congiuntamente con il Canale Emiliano Romagnolo.
In particolare, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Università di Bologna, sotto la responsabilità scientifica del Prof. Attilio Toscano, si occuperà di attività di ricerca legate al recupero di nutrienti da acque di drenaggio attraverso l’utilizzo di sistemi di trattamento naturali ed alla definizione di misure per la ritenzione e la gestione delle acque a differenti scale. UNIBO contribuirà inoltre a sviluppare un modello per l’analisi dei principali fattori economici, ambientali e sociali che interessano le soluzioni sviluppate nel progetto.
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