l’Acquario di Genova e l’Università di Milano-Bicocca sono partner scientifici per la salvaguardia delle scogliere coralline con particolare riferimento al reef delle isole Maldive.

Le due eccellenze italiane hanno stipulato un accordo per sviluppare iniziative congiunte di ricerca, conservazione e formazione dei reciproci staff di ricercatori e biologi per la salvaguardia delle scogliere coralline. L’accordo prevede la messa a punto di nuove tecniche di“coral restoration”, il restauro delle scogliere coralline, monitoraggi dello stato di salute dei coralli e loro riproduzione in ambiente controllato.

L’iniziativa rientra in una più ampia collaborazione tra Costa Edutainment e l’Ateneo milanese che ha già visto realizzarsi negli ultimi due anni diversi progetti di divulgazione, ricerca e formazione legati ad altre specie marine, quali le meduse. Il nuovo accordo, della durata di quattro anni, è stato firmato oggi dal Presidente e Amministratore Delegato di Costa Edutainment, Giuseppe Costa, e la rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni.

Nella stessa occasione, è stata inaugurata presso l’Acquario la sede genovese del MaRHE Center, il Centro di Ricerca e Alta Formazione che l’Ateneo Bicocca ha alle Maldive. L’Acquario di Genova dedica al nuovo centro uno spazio di 45 mq che ospita 2 sistemi di vasche per un totale di 10.000 litri con 60 specie di coralli tutti riprodotti presso lo stesso Acquario dallo staff della struttura. Il nuovo spazio si trova al di fuori del normale percorso espositivo negli spazi tecnici riservati alle vasche curatoriali e ai progetti di riproduzione e ricerca scientifica dell’Acquario e sarà visitabile dal pubblico all’interno di alcuni speciali percorsi guidati.

All’interno di queste vasche verrà incrementato lo studio che già da anni l’Acquario conduce sulla riproduzione dei coralli, il tasso di accrescimento, i protocolli per la cura e il mantenimento di questi animali e potranno essere messe a punto nuove metodologie dicoral restoration, il ripristino delle scogliere coralline minacciate e danneggiate dai cambiamenti climatici. Tra le ricerche previste, il rafforzamento dell’impegno già attivato presso il Dipartimento di Scienze Ambientali diBicocca, nello studio sugli effetti delle micro e nanoplastiche, sulla sostenibilità, sui coralli e nuovi test diagnostici per la valutazione dello stato di salute delle scogliere coralline in natura. Verrà inoltre rafforzato l’impegno nella riproduzione di diverse specie di pesci tropicali che consentirà di incrementare ulteriormente la conoscenza di queste specie e la sostenibilità ambientale dell’Acquario.

Nell’arco dei quattro anni, si prevede di realizzare anche diverse missioni scientifiche congiunte alle Maldive in cui i ricercatori di Bicocca e dell’Acquario di Genova andranno al MaRHE Center per applicare in natura quanto appreso grazie alle ricerche condotte a Genova.

L’Acquario di Genova, anche grazie alla partecipazione a diversi progetti internazionali, a precedenti campagne di studio alle Maldive e a un percorso di formazione specifico dello staff, ha sviluppato negli anni un importante know-how sui coralli che ha portato la struttura a poter riprodurre tutti gli esemplari di coralli molli e duri, in tutto oltre 2500 esemplari, ospiti nelle ventuno vasche, di cui sette espositive, dedicate a questo ambiente marino senza alcun prelievo in natura. Questa competenza ha fatto sì che in diverse occasioni l’Acquario di Genova sia stato riconosciuto come una struttura idonea ad accogliere coralli importati illegalmente e confiscati dalle autorità competenti.

Nel 2009 l’Università di Milano Bicocca ha aperto il MaRHE – The Marine Research and High Education Center sull’isola di Magoodhoo nell’Arcipelago delle Maldive, un centro di ricerca dove i ricercatori dell’Ateneo possono collaborare con i colleghi maldiviani per lo studio di nuove soluzioni per lo sviluppo sostenibile.

Dall’anno di istituzione del centro, docenti, ricercatori e studenti hanno potuto trascorrere presso l’outpost maldiviano brevi periodi di mobilità ai fini di studio e ricerca.

«Siamo molto fieri di poter unire due eccellenze italiane – afferma Giuseppe Costa, Presidente e Amministratore Delegato di Costa Edutainment – per un obiettivo comune di tutela e conservazione di uno degli ambienti acquatici più ricchi di biodiversità al mondo e purtroppo più fortemente minacciati. La ricerca scientifica, in cui siamo da sempre impegnati, è un’attività fondamentale non solo per poter contribuire a una gestione più sostenibile della natura ma anche per fornire le basi di un’efficace azione divulgativa».

«Sono orgogliosa che l’Università di Milano-Bicocca abbia stretto questa importante nuova alleanza con l’Acquario di Genova – spiega la Rettrice Giovanna Iannantuoni – le risorse e le strutture in condivisione consentiranno agli scienziati di abbreviare i tempi delle loro ricerche e di avviare progetti congiunti per la salvaguardia del patrimonio marino e dell’ambiente. Questi spazi potranno anche essere il luogo ove i nostri studenti del Corso di Laurea Magistrale in Marine Sciences, attivato in collaborazione con la Maldives National University, potranno svolgere tesi di ricerca su tematiche marine. Lo spirito di questo accordo si ispira a quanto già avviene per il MaRHE Center, il nostro centro di ricerca “open source” alle Maldive, dove accogliamo da tutto il mondo chi vuole fare ricerca di alto livello internazionale».

All’inaugurazione del nuovo spazio hanno partecipato, inoltre, il direttore del MaRHE Center delle Maldive e Professore di Ecologia del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Milano-Bicocca, Paolo Galli, e la Curatrice del Settore Tropicale dell’Acquario di Genova, Silvia Lavorano.

«La ricerca scientifica in ambiente controllato – afferma Silvia Lavorano Curatrice del settore tropicale dell’Acquario di Genova – è da sempre importantissima per contribuire a sviluppare protocolli di gestione da applicare alla natura. È attraverso le conoscenze che si possono sviluppare in luoghi come l’Acquario di Genova che possiamo agire in maniera sostenibile per la tutela dell’ambiente naturale».

«Gli ecosistemi maldiviani sono estremamente fragili – afferma Paolo Galli Direttore del MaRHE Center e delegato della Rettrice per EXPO2020 DUBAI – è importante che tutti gli enti di ricerca si alleino al fine di dare risposte concrete prima che sia troppo tardi. Per noi sarà come avere a portata di mano una porzione di Maldive in cui poter concentrare gli sforzi anche sui temi della sostenibilità, della biodiversità e dei cambiamenti climatici».

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