Restauro delle scogliere coralline: accordo tra l’Università di Milano-Bicocca e il governo delle Maldive
L’Università di Milano-Bicocca e il governo della Repubblica delle Maldive insieme per la salvaguardia della scogliera corallina. Una partnership per raggiungere nuovi importanti traguardi sui temi della sostenibilità e della biodiversità
Le scogliere coralline sono tra gli ecosistemi più complessi e ricchi di biodiversità sulla Terra, ma sono minacciate da una gestione non sostenibile dell’ambiente e delle sue risorse.
La partnership stipulata oggi prevede l’avvio di un vero e proprio censimento di tutte le tecniche utilizzate per il restauro delle scogliere coralline, con l’obiettivo di individuare quelle più efficaci per garantire la sopravvivenza di questi delicati organismi presenti alle Maldive e di mettere a punto le linee guida nazionali per la loro applicazione e il loro monitoraggio.
L’accordo si inserisce in un progetto più ampio. Dal 2009, l’Università di Milano-Bicocca, grazie al centro di ricerca e alta formazione MaRHE, situato alle Maldive, sull’isola di Magoodhoo, in collaborazione con il Maldives Marine Research Institute affiliato al governo dell’arcipelago e con università e centri di ricerca stranieri, studia nuove soluzioni per la salvaguardia dei coralli e per la tutela dell’ambiente marino.
Come lo sviluppo di tecniche ecologiche di coral restoration basate sulla selezione dei “super-coralli” o la messa a punto di metodi di mitigazione, biocompatibili e biodegradabili per la cura delle ferite dei coralli: una soluzione in grado di allungare la vita dei coralli allevati durante la pratica di coral restoration.
«L’Università di Milano-Bicocca crede fermamente nei valori della sostenibilità e della salvaguardia della biodiversità – ha affermato la rettrice Giovanna Iannantuoni -. L’accordo firmato oggi con il governo della Maldive rappresenta un ulteriore tassello della collaborazione che da oltre 11 anni va avanti con gli obiettivi di proteggere la scogliera corallina e di ridurre l’inquinamento nei mari. Questo dialogo, che ci vede impegnati su temi cruciali per il futuro del nostro Pianeta, costituisce motivo di orgoglio per tutta la comunità accademica».
La mattinata è stata anche l’occasione per presentare CorallaMib, una call for ideas aperta agli studenti universitari e delle scuole superiori. Due i filoni che seguirà il progetto: i partecipanti che sceglieranno quello scientifico potranno mettersi alla prova proponendo soluzioni in grado di ridurre l’impatto antropico sulle barriere coralline; chi opterà per quello artistico-letterario potrà presentare un’opera dedicata al mare e alla salvaguardia dell’ambiente.
Quando la situazione sanitaria mondiale lo consentirà, i vincitori del concorso potranno recarsi presso il MaRHE center alle Maldive per studiare da vicino, insieme ai ricercatori di Milano-Bicocca, la biodiversità di questo arcipelago, la sua scogliera corallina e i fattori che ne minacciano la sopravvivenza.
Nell’ottica dell’approccio multidisciplinare che caratterizza la mission del MaRHE center, l’accordo siglato oggi prevede il coinvolgimento del dipartimento di Scienze dei materiali dell’Ateneo per l’ottimizzazione e le sperimentazioni di nuovi biopolimeri in ambito marino; del dipartimento di Biotecnologie e bioscienze per l’analisi dei patterns fisiologici in animali marini stressati e del dipartimento di Scienze umane per la formazione “R. Massa” per gli aspetti di “citizen science” applicati alla coral restoration, finalizzati allo sviluppo di nuovi canali di comunicazione indispensabili per aumentare la sensibilità sulla qualità ambientale e sull’importanza degli oceani.
Per la messa a punto di nuove tecniche di coral restoration e per il monitoraggio dello stato di salute dei coralli e la loro riproduzione in ambiente controllato i ricercatori del MaRHE center Bicocca collaborano anche con l’Acquario di Genova, con cui nel 2020 è stata siglata una partnership per iniziative congiunte di ricerca.
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