Adolescenza nel cane: tutto quello che serve sapere
Si parla molto di come accogliere un cucciolo in casa e di come aiutarlo ad ambientarsi nei suoi primi mesi di vita, ma spesso si sottovaluta o non ci si aspetta quello che accade dopo: l’adolescenza. Un periodo denso di trasformazioni fisiche e psicologiche che, come per gli umani, anche per i cani rappresenta un momento cruciale della crescita. In questa fase, il teenager a quattro zampe potrebbe manifestare instabilità comportamentali che, se ignorate, potrebbero trasformarsi in problemi nei rapporti con i suoi simili e con la famiglia umana.
“L’adolescenza è un periodo molto intenso, i cui subbugli riguardano la sfera emozionale, cognitiva ed ormonale della crescita, anche se in fasi diverse” spiega Sabrina Giussani, medico veterinario esperto in comportamento e Past President di S.I.S.C.A. “All’inizio si parla di pubertà, determinata da un picco ormonale che nelle femmine si manifesta con il calore, mentre nei maschi con una particolare ricettività al calore delle femmine”. Poi, arriva la maturazione sociale, che interessa soprattutto l’esperienza emozionale e cognitiva e che, se ben gestita, definisce la capacità del cane di affrontare nel modo giusto non solo la quotidianità, ma anche le situazioni eccezionali come viaggi o traslochi, grazie al bagaglio di competenze acquisite.
Come per l’uomo, anche per i cani l’adolescenza non arriva in un momento preciso. A seconda dell’individuo, il momento dello sviluppo può iniziare in anticipo o in ritardo rispetto alla media. Un parametro affidabile per prevederne l’inizio è la taglia: un chihuahua ha tempi di crescita più brevi – ad esempio – rispetto ad un alano, e potrebbe entrare nella fase adolescenziale già al quinto mese di vita, mentre un alano potrebbe impiegarci fino un anno. Anche la durata varia molto in base alla taglia: per i cani piccoli si parla di qualche mese, mentre per i più grandi possono volerci anche due anni e mezzo.
Non tutti i cani vivono l’adolescenza con la stessa intensità ma, generalmente, in questo periodo gli amici a quattro zampe si dimostrano recalcitranti nei confronti degli stimoli che vengono loro proposti, ad esempio opponendosi alle indicazioni fornite dalla famiglia umana o rifiutandosi di proseguire la passeggiata in una certa direzione. “È l’età del confronto, del mettere alla prova, del rompere gli schemi per esplorare i propri limiti. Spesso, in questa fase le difficoltà che credevamo superate nei primi mesi riemergono in modo esplosivo” chiarisce la dott.ssa Giussani. “È durante la pubertà e la maturazione sociale che si testa il grado di capacità di gestire le emozioni maturato durante la fase di socializzazione dei primi mesi. In questo senso, durante l’adolescenza tutti i nodi vengono al pettine”.
Se il cane ha sviluppato difficoltà emozionali nei primi mesi di vita, durante l’adolescenza queste potrebbero acutizzarsi. Ad esempio, se un cucciolo ha ricevuto scarse cure materne da parte della madre biologica e ha sviluppato col tempo un sentimento di paura e agitazione nei confronti di chi non conosce, è probabile che durante l’adolescenza arrivi ad abbaiare alle persone che incontra per la prima volta. Oppure, che approcci gli altri cani con inaspettata irruenza ed impulsività.
Per superare al meglio questa fase e vivere felici insieme, sono 4 i passaggi da tenere presente:
- TI TENGO D’OCCHIO. È fondamentale prestare attenzione a tutte le fasi della crescita del proprio cane, e non solo ai primi mesi di socializzazione del cucciolo, in modo da individuare comportamenti atipici e improvvise manifestazioni di stress. Se poi si dovessero ignorare i sintomi adolescenziali del cane, il rischio immediato sarebbe di perdere velocemente tutti i progressi raggiunti.
- NO ALLA FORZA. Comunicare correttamente con un cane che vuole fare di testa sua può essere molto stressante, ma non dovrebbe mai essere usata la forza per trasmettergli le nostre intenzioni. Obbligare il cane con la forza, ad esempio prendendolo in braccio o tirandolo con il guinzaglio, non farebbe che rinforzare in lui l’idea che sia questo il sistema comunicativo giusto da utilizzare, e lo replicherebbe con il suo referente umano in altre situazioni.
- L’ARTE DEL COMPROMESSO. Per lo stesso motivo, anche sgridare il cane servirebbe a poco. Piuttosto, è consigliabile cercare un compromesso: Fido non ne vuole sapere di girare a sinistra? Anziché obbligarlo, è utile assecondarlo per qualche metro nella direzione da lui scelta, per poi tornare indietro e voltare a sinistra.
- W I FEROMONI. In un contesto come questo i feromoni possono essere un valido alleato, in quanto aiutano gli amici a quattro zampe a bilanciare lo stato emozionale alterato dai subbugli adolescenziali. I feromoni, in particolare i “feromoni appaganti materni”, sono un messaggio chimico olfattivo che trasmettono calma e serenità nel cane. È importante utilizzare i prodotti a base di feromoni in via preventiva, per evitare che le conseguenze dell’adolescenza subentrino bruscamente nella relazione con la famiglia umana di Fido, instaurando un rapporto conflittuale di lungo termine.
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