“Dog for Smile” è il primo progetto in Lombardia e il secondo in Italia che introduce un cane in corsia a supporto delle cure per i pazienti in terapia intensiva. 

Migliorare ed accelerare il recupero delle funzioni motorie, cognitive ed emozionali dei pazienti critici: sono questi gli obiettivi che hanno spinto l’ASST Bergamo Ovest ad affiancare alle terapie mediche tradizionali anche terapie complementari.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono particolarmente vulnerabili ed esposti a disturbi cognitivi, affettivi e comportamentali che, pur riconoscendo una patogenesi multifattoriale, sono anche correlati alle diverse esperienze emozionali vissute durante la degenza.

Ed è per questo che l’Ospedale di Treviglio-Caravaggio ha deciso di introdurre in struttura Prince, un cucciolo di Golden Retriever, che sta seguendo una specifica scuola di addestramento.

Dopo un periodo di inserimento nell’ambiente ospedaliero, diventerà operativo entro fine anno con i pazienti, per ridurre lo stress da ricovero in rianimazione ed incentivare esercizi fisioterapici spontanei, come ad esempio le carezze.

Al suo fianco ci sarà la sua proprietaria e collega, Silvia Zambelli, Dirigente Anestesista.

“Non si può parlare di reale umanizzazione – ha commentato Giovanni Palazzo, Direttore Generale Asst Bergamo Ovest – se non si garantisce massima attenzione ai settori più critici per i pazienti e familiari. Le Terapie Intensive rappresentano un luogo di particolare complessità, anche emotiva, con ricoveri spesso lunghi e con pesanti ripercussioni psicomotorie. Abbiamo, quindi, la responsabilità di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione. Sono sicuro che il nostro nuovo dipendente a 4 zampe sarà un valido supporto nei percorsi di cura dei nostri pazienti e garantirà con la sua presenza attimi di leggerezza anche ai familiari ed ai nostri professionisti”. 

“Con soddisfazione – aggiunge il Direttore Sanitario Asst Bergamo Ovest, Antonio Manfredi – ringrazio il personale medico che prenderà parte al progetto pilota che permetterà al nostro Ospedale di potersi distinguere, ancora una volta, per l’innovazione nei servizi offerti con un’attenzione ad una particolare tipologia di pazienti”.

“La Società Italiana di Anestesia e Rianimazione ha pubblicato uno studio scientifico in cui risulta evidente l’efficacia degli interventi assistiti con animali nel setting della terapia intensiva, raccogliendo dati sulla modificazione dell’attività elettrica elettroencefalografica, variazione di frequenza cardiaca e pressione arteriosa, saturazione di ossigeno, livelli salivari di cortisolo, ossigenazione celebrale prefrontale e scala di valutazione del dolore. Per questo motivo, certa della buona iniziativa, ho deciso di intraprendere con Prince un percorso di addestramento specifico, affinché possa portare supporto a tutto il reparto, diretto dal dottor Claudio Savi, in cui ho l’onore di lavorare” – conclude la Dottoressa Silvia Zambelli.

Share Button