Il turismo equestre rappresenta un importante comparto per il turismo in Italia, grazie alle varie attività ricreative legate all’equitazione e all’interazione con i cavalli. Sono 1.375, infatti, le strutture come agriturismi che offrono la possibilità di avvicinarsi ai cavalli non solo ospitando maneggi e corsi di equitazione, ma proponendo anche passeggiate che permettono di esplorare il territorio in modo unico e immersivo, dall’alto di una sella.

La crescente attenzione verso un turismo etico e sostenibile è dimostrata anche dai 21.000 associati alla Federazione Italiana Turismo Equestre e Trec, ai quali si aggiungono centinaia di centri sull’intero territorio nazionale focalizzati sulla promozione del turismo equestre, esperienze di trekking e attività̀ all’aperto. Si registrano, inoltre, 30 equivie certificate E.N.G.E.A., che si snodano per 7.000 Km su tutto il territorio italiano pensate per offrire ad appassionati e curiosi itinerari sicuri e di qualità, che giocano anche un ruolo cruciale nello sviluppo territoriale e nella salvaguardia dell’ambiente.

La situazione attuale, infatti, mostra come il 9% della popolazione italiana abbia fatto passeggiate a cavallo negli ultimi 12 mesi, con un crescente interesse per questo tipo di attività, in particolare tra i Baby Boomers. Oltre il 70% degli intervistati, infatti, vorrebbe organizzare un’escursione o una vacanza a cavallo nei prossimi 2 o 3 anni. Le destinazioni preferite sono principalmente boschi e colline in grado di offrire scenari naturali ideali per queste esperienze. L’interesse per l’equiturismo è particolarmente forte tra i più giovani, che vedono in queste attività un’opportunità per avvicinarsi alla natura e vivere avventure all’aria aperta. Tra coloro che sono già appassionati di mondo equestre, inoltre, si registra una crescita del 2% tra chi ha scelto di fare una passeggiata a cavallo almeno una volta nell’ultimo anno, considerando che il 54% di loro svolge le escursioni nella provincia di residenza o nella propria Regione, mentre il 20% ha viaggiato per raggiunger altre destinazioni nazionali o internazionali da scoprire dall’alto di una sella. L’equiturismo risulta, infine, un boost per il turismo tradizionale ma anche per il settore enogastronomico, che vede il 61% del campione scegliere, almeno una volta, un’altra esperienza di degustazione vino/cibo.

E Fieracavalli, promotrice del turismo equestre riesce, anche nell’edizione in programma dal 7 al 10 novembre, nel compito di parlare agli equituristi e rispondere anche alle loro curiosità in campo enogastronomico, grazie al Salone del Turismo Rurale e dei Prodotti Tipici. Il nuovo spazio all’interno del Padiglione 4, insieme alla Regione Veneto e Puglia, vede protagonisti 30 espositori in grado di permettere al pubblico di scoprire non solo le eccellenze eno-gastronomiche regionali, ma anche le migliori offerte turistiche per visitare i tesori rurali del nostro Paese, grazie alla presenza di Agritursimo.it – il portale leader per l’agriturismo in Italia con 4.500 strutture partner che porta in fiera varie proposte di sviluppo e valorizzazione del territorio, come manifestazioni turistico-culturali, storico-ambientali, folcloristiche, gastronomiche e sportive – e tanti produttori locali per appuntamenti enogastronomici che toccano tutto lo stivale, da nord a sud.

La rassegna veronese, insieme a Final Furlong, sviluppa inoltre un palinsesto di incontri e convegni incentrati sul tema del turismo equestre, che culmina con la presentazione di Horse Green Experience Giubileo 2025, l’equiraduno del Giubileo che porterà, con la collaborazione di Natura a Cavallo, un gruppo di cavalieri e amazzoni all’udienza con Papa Francesco il prossimo 14 maggio, percorrendo in sella le vie romee di pellegrinaggio.

L’attenzione della manifestazione verso il turismo equestre, però, non si ferma solo alla fiera, ma vive anche fuori dai padiglioni grazie all’inaugurazione dell’equivia dei Forti: il progetto di equiturismo urbano studiato da Fieracavalli, in collaborazione con il Comune di Verona, per permette di scoprire le bellezze della città patrimonio mondiale UNESCO, attraverso il circuito del turismo lento. Questa nuova ippovia si compone di tre diversi itinerari che uniscono le mura scaligere delle Torricelle e la dorsale urbana dei bastioni, collegando idealmente tutti i luoghi dove sorgevano i forti di origine asburgica della città. Il percorso di pianura si sviluppa su una linea lunga 15,3 km che attraversa, in 3,5 ore, i 4 forti di Parona, Chievo, Lugagnano e Gisella. In quello di collina, invece, il viaggio a cavallo permette di scoprire, in 3 ore, i forti di San Mattia, San Leonardo e Santa Sofia. A questi due tracciati si aggiunge, infine, l’Equivia Urbana, inaugurata a Fieracavalli nel 2019, che si estende per 14,6 km: dai bastioni di San Zeno a Castel Vecchio fino a Piazza Bra, seguendo la riva del fiume. Tutti gli itinerari partono da Corte Molon che mette a disposizione, anche per cavalieri indipendenti, parcheggi per i mezzi degli escursionisti e tutto l’occorrente per la cura dei loro animali.

Sono 314.303 e 137.258 il numero di cavalli e allevamenti attualmente presenti in Italia che rivelano un panorama interessante per il settore equestre italiano, come spiega la ricerca “il mondo del cavallo” di Nomisma per Fieracavalli. Rispetto all’ultimo anno, infatti, i capi registrano un incremento del 5,3% con all’attivo 29 razze, che vanno ad evidenziare la ricchezza e la varietà del patrimonio zootecnico nazionale, il più ricco di biodiversità in Europa. Di questi, il 50% è destinato al comparto ippico/sportivo, mentre il 29% afferisce a quello equestre/diporto. Per il primo, geograficamente, gli esemplari si concentrano al centro-sud del Paese con il Lazio in testa, seguito da Sardegna, Lombardia, Toscana, Puglia e Sicilia. Anche nel caso dell’orientamento produttivo equestre/diporto vi è una predominanza di capi al centro sud, con il Lazio a fare da capofila. Le razze che godono di maggior diffusione sul territorio sono il Trottatore Italiano, il Sella Italiano, il Purosangue Inglese, L’Arabo e l’Anglo-Arabo.

E Fieracavalli, la manifestazione di riferimento del panorama equestre internazionale, si conferma, anche per l’edizione 126, il contenitore perfetto per permettere ad appassionati e curiosi di scoprire uno spaccato considerevole delle razze italiane e straniere, grazie a 2.200 esemplari impegnati in numerose gare di morfologia, spettacoli e caroselli in grado di mostrarne le diverse caratteristiche e sfaccettature.

L’Italia occupa ben due padiglioni. Il 10 vede scendere in campo 25 razze equine e 7 asinine, per un totale di 200 esemplari, che si alternano nel tradizionale Gala Italiano, nella presentazione delle Razze Italiane allevate dai CSE Arma dei Carabinieri, senza dimenticare la Finale del Campionato Nazionale di Morfologia ANAM, l’86ª mostra nazionale e vetrina biodiversità del CAITPR, l’Haflinger Folie e il CAITPR Show. Il Cavallo da Sella Italiano è invece protagonista al Padiglione 2 dove i migliori esemplari di questa razza, vera eccellenza del nostro territorio, si contendono la finale del Circuito Allevatoriale, nelle discipline Obbedienza e Andature, Morfologia e Salto in Libertà.

I colori e le tradizioni della terra iberica sono, invece, di casa al Padiglione 9 che si trasforma nel Salone del Cavallo Spagnolo. Grazie a Equitación Iberica Italia oltre 190 cavalli iberici, PRE, Lusitani e Hispano Arabi mettono in mostra la loro eleganza e bellezza nella Coppa Italia Addestramento Classico, nello Show Iberico Top Class Alhambra, nelle Competizione di Alta Scuola nella seconda Edizione della Coppa dei Maestri di Doma Vaquera, senza dimenticare il concorso Arte ed Eleganza targato Fitetrec-Ante.

Il panorama allevatoriale americano è, invece, di scena al Padiglione 12 dove AIQH permetterà di scoprire le caratteristiche morfologiche dell’American Quarte Horse ma anche di Appaloosa e Paint, il cavallo preferito dagli indiani.

Non manca all’appello anche la razza più antica del mondo, il Purosangue Arabo, a cui è dedicato il Padiglione 3, organizzato con la collaborazione di Arabian Horse Magazine. Sono 150 gli esemplari che si sfidano nell’Emirates Arabian Horse Global Cup, nel Campionato finale B International show, nell’ Alshiraa Foal Championship e nell’Egyptian Show. Novità di questa edizione è il Liberty Class Championship, la disciplina nata per dimostrare come il legame autentico e la fiducia all’interno del binomio cavaliere-cavallo sia possibile senza l’utilizzo di elementi esterni, ma soltanto attraverso la voce e le gestualità del cavaliere.

Tra le altre razze da segnalare e da scoprire in fiera, anche gli imponenti Shire, i Frisoni e infine i Quarabs, esemplari che uniscono il talento e le qualità delle razze da cui derivano: l’intelligenza e la bellezza di un arabo, la solidità e la forza di un Quarter e l’esclusivo mantello di un Paint.

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