Al via anche al Policlinico San Marco il progetto “Quattro zampe in corsia”
È entrata nel vivo al Policlinico San Marco “Quattro zampe in corsia”, iniziativa che ha già preso piede in molte strutture ospedaliere del Gruppo San Donato, in collaborazione con GSD Foundation ETS, la fondazione non profit del Gruppo che si occupa da sempre di umanizzazione delle cure.
Al Policlinico San Marco l’iniziativa prevede una serie di interventi di attività assistita con animali, nello specifico cani, rivolti ai pazienti dell’Unità di riabilitazione neurologica.
Durante questi interventi, con il supporto della coadiutrice Federica Silvestri e delle fisioterapiste, i pazienti vengono coinvolti insieme, in alcune attività ludico-ricreative utili per il percorso del paziente.
L’attività è nata interamente grazie al sostegno di Fondazione Prossimo Mio, fondata nel 2019 per volontà di Floriano Priori e Paola Priori Koelliker. La fondazione ha come obiettivi la promozione e il supporto di progetti di ricerca scientifica, di sostegno e di assistenza delle categorie più fragili.
Il progetto “Quattro zampe in corsia” prevede esperienze di interazioni positive che derivano dalla relazione uomo-animale, guidate da un team di professionisti, al fine di migliorare o mantenere lo stato di salute e benessere fisico, psicologico e sociale della persona, nel rispetto dell’animale.
“Quella con i pazienti di riabilitazione neurologica è un’esperienza estremamente positiva sia per loro sia per il cane. Si vede, infatti, in modo molto evidente l’interazione quadrangolare tra paziente, terapista, coadiutore e animale che è proprio alla base di questo progetto, i cui obiettivi non sono solo ludici, ma soprattutto portare un aiuto funzionale al paziente e agli operatori.
I benefici delle attività con gli animali da compagnia sono molteplici – dichiara la dottoressa Debra Buttram, responsabile di progetto per il Gruppo San Donato -: dalla diminuzione dello stress psicologico dei pazienti, promuovendo la loro permanenza nella struttura, alla normalizzazione dell’esperienza ospedaliera, specie nei pazienti più giovani, dimostrando una maggior accettazione dell’ospedalizzazione.
Inoltre, il cane ha un’alta funzione distrattiva: concentrando l’attenzione su di sé stimola, nelle persone che ha accanto, sentimenti positivi e rilassanti”.
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