Al via il primo eco festival plastic free della Capitale
In programma al Porto Turistico di Roma fino all’8 settembre. Organizzato da DOC Live, con la preziosa partecipazione di WWF Italia e PolarQuest, l’evento rientra all’interno del programma Estate Romana 2019, promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e realizzato in collaborazione con SIAE.
La quattro giorni sarà anticipata da una settimana di attività e di percorsi organizzati in compagnia di WWF – Litorale Laziale e Associazione Cyberia idee in rete alla scoperta del territorio di Ostia Antica.
PLASTICA d’A-MARE vuole essere un momento di sensibilizzazione e formazione sul tema dell’inquinamento massiccio della plastica a discapito dei mari, arricchito da un importante aspetto ludico, creativo e artistico. Per comprendere sia i danni che la plastica sta arrecando all’ambiente naturale, sia come lo stesso materiale, opportunamente recuperato, possa essere portato a nuova vita, trasformandosi da plastica a mare in plastica d’amare.
Attività e dibattiti si affiancheranno a performance, laboratori per grandi e piccini, esposizioni di artigiani, designer e artisti selezionati tramite una specifica CALL FOR ARTISTS, workshop, live painting, installazioni site specific, e concerti di esponenti della musica ecologica. Il tutto per imparare e diffondere nuove pratiche di raccolta e riciclo creativo.
Location della manifestazione sarà il Porto Turistico di Roma, insieme al territorio del X° Municipio, con le aree naturali, il litorale, le riserve, la sua storia e il borgo della suggestiva Ostia Antica: un contesto urbano da tempo impegnato a trovare una nuova identità schierata dalla parte della legalità e della voglia di rinascita.
«La manifestazione si propone – spiega Nadia Di Mastropietro ideatrice e curatrice dell’evento – da un lato, di sensibilizzare un pubblico vasto ed eterogeneo, rispetto all’impatto della plastica sugli ecosistemi marini, dall’altro di mostrare alcuni fra gli artisti che hanno affrontato il tema in maniera creativa, trasformando e riutilizzando la plastica nei modi più diversi. Ecco perché grande spazio sarà dato agli artisti emergenti di ogni età che vorranno presentare opere inedite».
Il festival sarà preceduto da un’anteprima dedicata alla scoperta del territorio di Ostia Antica e del suo litorale. Dal 23 agosto al 1° settembre, le guide ambientali del WWF – Litorale Laziale e dell’Associazione Cyberia idee in rete proporranno sei diversi itinerari alla scoperta della zona.
Nell’area esposizioni del festival, si potrà visitare la mostra “82°07’ Nord”, a cura di PolarQuest2018. La spedizione artica in barca a vela, che ha circumnavigato le Svalbard nell’estate del 2018, torna a Roma con la sua esposizione fotografica, già presentata al CERN di Ginevra, al Festival della Scienza di Genova e all’Università Europea di Roma.
Oltre 30 bellissime immagini stampate su metallo in grande formato restituiscono lo spettacolare ambiente artico fino ai confini della banchisa polare, raggiunta dalla Nanuq alla latitudine record di 82°07’ Nord, dove PolarQuest ha effettuato per la prima volta nella storia campionamenti di microplastiche e misure del flusso di raggi cosmici.
Il 5 settembre appuntamento con “Mediterraneo in trappola, come salvare il mare dalla plastica”. Dibattito organizzato da WWF Italia e WWF Litorale Lazio per discutere sul tema, partendo dai risultati della campagna “Plastic Free Oceans – Fuori la plastica dai nostri mari”: mobilitazione lanciata dal WWF per accelerare la messa al bando dei prodotti di plastica monouso in Europa e in Italia, a favore un Trattato globale e legalmente vincolante per tutti i Paesi del mondo. «Ogni minuto più di 33mila bottigliette di plastica finiscono nel Mare Mediterraneo – dichiara Dante Caserta, vicepresidente del WWF Italia. – Stiamo distruggendo uno dei luoghi con più biodiversità al mondo. L’inquinamento da plastica continua a crescere e l’incapacità dei Paesi di gestire i propri rifiuti ha provocato un inquinamento del Mare Nostrum che ha raggiunto livelli record. Dobbiamo agire in fretta».
Dopo la conferenza ci sarà il concerto in acustico di Virginio, cantautore italiano vincitore del Talent show Amici nel 2011, che vanta collaborazioni con Laura Pausini, Francesca Michielin, Raf e molti altri artisti. In apertura del concerto si esibirà Ylenia Lucisano, astro nascente della musica italiana, già nel cast del Primo Maggio Roma, scelta come opening da Francesco De Gregori in due tappe del suo tour e ospite in numerosi festival italiani.
Seconda giornata a suon di musica, con il primo concerto che porterà la firma di Yo Sonu, alias Giuseppe Costa, batterista e cantante che in quattro anni e 300 concerti ha firmato i live opening act di Alborosie, Uzeda, Afterhours, Gogol Bordello, Wrongonyou.
Il concerto sarà preceduto dal Laboratorio con materiali di scarto e body percussion guidato dallo stesso Yo Sonu. A partire dall’esplorazione di possibili suoni generati dal corpo, si creerà un codice sonoro e di versi nel tentativo di stabilire un linguaggio fatto di “gesti suono” e di pattern: l’esperienza musicale corporea diventa un’esperienza ritmica globale nella quale il circuito suono-ascolto viene rinforzato.
Centrale sarà la giornata di sabato 7 settembre, che si aprirà con un dibattito organizzato dai partner Marevivo Italia Onlus, KeepOn Live e LifeGate per approfondire il tema dell’impatto ambientale causato dall’utilizzo della plastica monouso.
«In questo momento di estrema emergenza – dichiara Carmen Di Penta, direttore generale Marevivo Italia Onlus – ognuno di noi può fare la differenza attraverso piccoli gesti evitando, ad esempio, di usare i bicchieri di plastica».
All’interno del dibattito, che vedrà l’intervento di esperti di settore, verranno promosse soluzioni quali il progetto LifeGate PlasticLess, il cestino galleggiante che risucchia e raccoglie i rifiuti dall’acqua, fino a più di 500 chili all’anno. «Siamo fieri di promuovere il progetto LifeGate PlasticLess – commenta Flavio Santoro di LifeGate –, portando in campo soluzioni concrete per limitare i danni causati in particolare dalla plastica monouso e dalle microplastiche, concretizzando così una tutela ambientale sempre più attiva».
Momento clou della giornata sarà il live painting di Moby Dick: il celebre street artist, impegnato da anni nella lotta per la difesa dell’ambiente e della fauna marina, realizzerà live un murales su una facciata dello stabile del Porto.
L’area esposizioni ospiterà nel frattempo l’esibizione degli artisti selezionati dalla CALL FOR ARTISTS, che hanno deciso di cimentarsi con il tema del riciclo artistico della platica.
Sarà poi la volta del live di Maurizio Capone, fra i fondatori della eco music e della junk music. La Capone & BungtBangt è nata nel 1993 dalla nobile idea del riciclo creativo, accompagnata da un amore viscerale per note e natura. Tra le collaborazioni si segnalano quelle con Pino Daniele, 99 Posse, Baba Sissoko, Alan Sorrenti, Irene Grandi, Eugenio Bennato, Hooverphonic, Phil Manzanera dei Roxy Music e Joe Lovano.
La giornata conclusiva di domenica sarà dedicata alla raccolta dei rifiuti abbandonati.
Gruppi di lavoro saranno guidati da naturalisti e biologi del WWF Litorale Lazio che, distinguendo materiali naturali da quelli inquinanti di origine umana, proporranno una raccolta ordinata di ciò che è biodegradabile.
Anche in questa giornata ci sarà spazio per la musica con il concerto dei “Prototipi di Scartus”, eco band che suona strumenti autocostruiti ex-novo, grazie al recupero di materiali di scarto, e propone anche testi con consigli di riuso, come “Plastica Acustica”, “Mi rifiuto” e “Polipropilene”.
A chiudere il festival sarà la premiazione del contest artistico PLASTICAd’A-MARE.
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