Al via la 74° edizione delle Fiere Zootecniche internazionali di Cremona
Si è aperta questa mattina la 74° edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, l’unica manifestazione internazionale italiana punto di riferimento per l’intero settore. Una fiera che inizia sotto i chiari di luna dei dazi americani nei confronti dei prodotti italiani, una preoccupazione fortemente sentita tra i padiglioni della fiera.: «Il fatto che questa fiera sia arrivata alla 74° edizione dimostra che è molto importante per il settore e importanti sono tutti i focus che si tengono all’interno della Fiera, ad esempio su innovazione e tecnologia – spiega Giuseppe L’Abbate, sottosegretario alle politiche agricole -. Abbiamo grandi sfide che si affacciano all’orizzonte, abbiamo questa incombenza di eventuali dazi messi dall’amministrazione Trump che colpiranno i nostri prodotti di punta: Grana Padano e Parmigiano Reggiano. All’ultimo consiglio Agrifish in Europa abbiamo chiesto con forza di portare il tema in consiglio e abbiamo ottenuto delle buone aperture dal commissario europeo all’agricoltura Phil Ogan sulla promozione verso paesi terzi. Stiamo valutando insieme alla commissione di fare degli interventi compensativi con riserve nazionali. Ci stiamo adoperando come ministero per tutelare quanto più possibile le nostre eccellenze».
L’appuntamento, che continuerà fino al 26 ottobre presso i padiglioni di CremonaFiere, raduna anche quest’anno 700 dei migliori marchi internazionali, ed è il luogo in cui tutti gli attori della filiera si troveranno non solo per scoprire e toccare con mano le più recenti e innovative soluzioni per l’agro-zootecnia, e incontrare e confrontarsi con i migliori e più qualificati enti di formazione e ricerca, ma anche per progettare strategie per mantenersi competitivi sui mercati internazionali, rilanciando con forza la qualità della produzione italiana. «Cremona, la Lombardia, la Pianura Padana, sono la capitale della Zootecnia, dove si concentra la produzione di qualità, più evoluta – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi -. Dobbiamo raccontare ai consumatori i grandi progressi fatti in campo zootecnico e dell’allevamento, anche per tutelare gli allevatori da quelle che sono fake news che spesso vengono raccontate».
Le Fiere Zootecniche di Cremona si trovano al centro del sistema agro-zootecnico più importante d’Europa, in grado di produrre il 23% dei bovini da latte italiani e il 44% del latte italiano, la cui produttività in ambito agroindustriale ha raggiunto il valore di 12,3 miliardi di euro. «E’ una fiera di svolta, perché segna il rientro in fiera del mondo Coldiretti, che è un altro patrimonio cremonese, e questo ci fa ben sperare per il futuro – spiega Roberto Zanchi, presidente di CremonaFiere – .Questa fiera è nel segno dell’innovazione. Presenteremo infatti quest’anno il progetto Cremona Agrinnovation, che poi verrà realizzato l’anno prossimo, un progetto che facciamo assieme istituti professionali e aziende e che segnerà una novità fondamentale».
«Questa fiera è importantissima, è il pilastro del sistema fieristico cremonese all’interno di un territorio che sull’agroalimentare e sulla zootecnia sta facendo tantissimo – dice il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti -. Ad esempio nel mettere insieme i centri di ricerca e le università con le imprese dell’agroalimentare e della zootecnia. Questa fiera è un patrimonio per la regione e per il paese».
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