Amici a quattro zampe e patentino per proprietari: come conoscere le regole base per una perfetta convivenza
I cani, animali meravigliosi in grado di portare gioia in ogni casa e famiglia. Ma non tutti conoscono le regole base per una perfetta convivenza, e anche coloro che non sono alla loro prima esperienza possono non conoscere tutte le misure per gestirli al meglio. Un aiuto in questo senso può arrivare dal cosiddetto patentino, attestato rilasciato in seguito ad un percorso formativo con esame finale organizzato dai Comuni congiuntamente con il Servizio Veterinario Pubblico territorialmente competente. Ma come funziona il conseguimento del patentino? E a chi può essere utile?
MYLAV per sensibilizzare sull’importanza di una gestione consapevole del cane, anche in ottica di scongiurare eventuali abbandoni, criticità e problematiche varie, vuole fare il punto sul patentino per proprietari, strumento utile anche per coloro che non si trovano alla loro prima esperienza e che non vogliono arrivare ad essere obbligati a farlo per un cane che, se gestito male, diventa critico.
“Quasi tutti amiamo i cani e quasi tutti ne vorremmo uno nella nostra vita, ma siamo sicuri di conoscere tutte le regole base per gestire il nostro animale al meglio? – si chiedono da MYLAV – I proprietari di cani, e non per forza alla prima esperienza, spesso interagiscono in modo non corretto con i propri animali, magari per mancanza di competenze adeguate sui comportamenti, bisogni fisiologici, comunicativi o anche medici. A cosa può portare questa carenza cognitiva? A difficoltà di interazione e, nel peggiore dei casi, a problematiche anche serie. Proprio per questo le possibilità di formazione possono essere tante, che sia il documentarsi con un libro o fare una visita veterinaria pre-adozione o seguire dei corsi di formazione, l’importante è comunque acquisire conoscenze per una corretta relazione tra il cane e il suo proprietario e consentire una perfetta integrazione dell’animale nel suo contesto familiare e sociale”.
Il patentino per cani, può essere proprio uno di questi strumenti per formarsi: questo viene rilasciato ai proprietari al termine di un percorso di formazione della durata quattro o cinque lezioni che si conclude con un test di verifica finale. Il patentino può essere anche ottenuto su base volontaria per tutti coloro che si rendono conto di non avere sufficienti competenze per prendersi cura di un cane.
Tra gli argomenti trattati durante i corsi vi può essere lo sviluppo comportamentale in relazione alle diverse fasi della vita, il benessere del cane, la comunicazione intra ed extra specifica, la comunicazione olfattiva, acustica e visiva, la relazione uomo – cane e gli errori di comunicazione, come prevenire l’aggressività e i problemi di comportamento, nonché conoscere i doveri e le responsabilità dei proprietari come detentori da un punto di vista normativo.
“Si tratta di tematiche utili per tutti i proprietari di animali a quattro zampe, in particolar modo per gli appassionati che desiderano saperne di più, per conoscere meglio il proprio animale e per diventare dei proprietari modello” spiegano gli esperti di MYLAV.
Il corso di formazione con il rilascio del patentino è però obbligatorio quando si parla di cani coinvolti in episodi di aggressione e qualsiasi altra manifestazione di comportamento potenzialmente pericoloso. In seguito alla segnalazione, i Servizi Veterinari Pubblici sono tenuti a verificare la presenza o meno di infezione rabida. Oltre a questo, i Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie sono tenuti a verificare anche le condizioni psicofisiche dell’animale e la corretta gestione di questo da parte del proprietario. In caso di problematiche, subentra l’obbligo di formazione, a seguito di Ordinanza di cane pericoloso che comporta responsabilità penali
Speciale è invece il patentino per cani “speciali”, reso obbligatorio a Milano come prima città d’Italia per coloro che hanno deciso di convivere e quindi adottare o acquistare un “cane speciale”, come, solo come esempi estratti dalla lista esistente, un Cane Lupo Cecoslovacco o il Rottweiler. Per loro è bene che i loro proprietari siano altrettanto “speciali” per conoscenze attestate appunto da un patentino altrettanto speciale. Il progetto è entrato in vigore a Milano nel 2020 e l’iniziativa del Comune di Milano ha riscosso interesse anche in altri comuni Italiani perché attualmente l’ottenimento del Patentino per Cani Speciali non è stato reso obbligatorio su scala nazionale, se non nei comuni che lo hanno previsto, e non è da confondere con il percorso dedicato, con rilascio di specifico patentino, obbligatorio su scala nazionale, per quei cani che abbiano ricevuto un’ordinanza per aggressività. “Che sia ottenuto il patentinoper cani speciali o quello obbligatorio per i padroni di cani pericolosi ricordiamo che se si desidera andare all’estero, per viaggio di piacere o per spostamento di residenza, e sempre bene rivolgersi ai Consolati dei Paesi di destinazione per non incorrere in spiacevoli conseguenze – spiegano gli esperti di MYLAV – ad esempio, in alcuni Paesi esteri tra cui Spagna, Germania non sono accettati cani di determinate razze: ecco perché è bene informarsi prima di partire, indipendentemente dal possesso del Patentino Italiano e Passaporto Europeo”.
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