Animali domestici e tecnologia: mercato ancora indietro ma l’innovazione scalpita
Sono 65 milioni gli animali da compagnia in Italia, di cui 10 milioni i gatti e 9 i cani. Un numero importante, che ci pone ai vertici in Europa, con un mercato “pet care” nazionale che cresce del 7% ogni anno, per un fatturato complessivo di 3.5 miliardi di euro.
Contestualmente sta aumentando anche la propensione ad avere un pet.
Cresce anche la convinzione che la tecnologia possa migliorare il benessere dei propri animali: secondo una ricerca Samsung del 2022, parliamo del 56% degli europei. La realtà dei fatti è quella di un contesto molto poco digitalizzato: il 48% degli italiani vorrebbe ad esempio adottare soluzioni tecnologiche per monitorare la posizione ed i movimenti dei propri pet e la sicurezza è l’obiettivo principale dei proprietari di animali da compagnia.
In tutto questo, occorre considerare anche il lavoro dei veterinari, al momento poco ottimizzato dal punto di vista degli strumenti di gestione: il 75% di loro non ha personale di backoffice e deve gestire tutto manualmente, con un dispendio enorme di tempo e risorse.
Da questo scenario è partita l’avventura di Orma, startup romana che ha creato un ecosistema tecnologico semplice e funzionale per monitorare la posizione del cane e per la gestione degli appuntamenti e della cartella clinica dei pet. Si tratta del primo sistema con servizi integrati per la gestione e la cura del cane, che permette di salvare i dati sanitari dell’animale in digitale.
Il sistema ottimizza la comunicazione e la gestione tra veterinari e proprietari di animali, con tutta una serie di attività ed opportunità a valore aggiunto.
“L’idea della nostra startup – affermano Marzia Campus e Umberto Apponi, founder di Orma Planet – è scaturita quando abbiamo dovuto portare dal veterinario il nostro labrador Orma per i suoi vaccini. Abbiamo aspettato tantissimo e ci siamo resi conto che se avessimo realizzato un’ App per prenotare online e avere sempre con sé libretto sanitario, noi e Orma saremmo stati più felici perché avremmo finito prima la visita e il veterinario avrebbe potuto organizzarsi meglio la giornata. Inoltre, volevamo avere un sistema affidabile per evitare lo smarrimento dei cani con le nostre targhette OrmaTag. Nel settore c’è molto da innovare e noi ci poniamo come player principale”.
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