Le previsioni di Copernicus Atmosphere Monitoring Service a partire dall’11 marzo, hanno indicato grandi nuvole di polvere con valori molto elevati di aerosol optical depth e di concentrazione di polvere in direzione nord lungo la penisola iberica, la Francia e le regioni centrali dell’Europa tra il 15 e il 17 marzo. La traiettoria di queste nuvole di polvere ha determinato concentrazioni superficiali di PM10 molto elevate, fino a 250 microgrammi per metro cubo, sebbene le misurazioni dell’Agenzia europea dell’Ambiente abbiano evidenziato valori superiori a questo in numerosi siti in tutta la Spagna il giorno 15 marzo. Questo valore è superiore alla stima della soglia media di 24 ore raccomandata dall’UE, pari a 50 microgrammi per centimetro cubo.

CAMS monitora tutte le fasi del trasporto della polvere proveniente dal deserto del Sahara su base annuale, così come il trasporto annuale di polvere proveniente da differenti regioni di provenienza nel deserto sin dall’inizio dell’anno. Le previsioni di CAMS sono fornite a livello europeo che globale e costituiscono uno strumento per supportare cittadini, imprese e i policy-maker nel prendere decisioni informate su base continuativa grazie a dati di previsione della qualità dell’aria disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

La qualità dell’aria è di fondamentale importanza per la salute umana, poiché alte concentrazioni di polvere possono avere un impatto sulla salute dei sistemi respiratori di tutti gli abitanti delle regioni colpite. Ciò si unisce all’inquinamento atmosferico da particolato prodotto da fonti locali. Mark Parrington, Senior Scientist di ECMWF Copernicus Atmosphere Monitoring Service, ha commentato: “In CAMS impieghiamo osservazioni satellitari e in loco per le nostre previsioni sulla qualità dell’aria in modo da poter fornire una fonte continuativa e affidabile di informazioni per il monitoraggio di eventi di inquinamento atmosferico come questo. Episodi di trasporto a lungo raggio come questo si verificano quasi tutti gli anni e gli impatti dell’episodio in corso sono decisamente notevoli. Mentre la polvere influenzerà la qualità dell’aria in zone dell’Europa sud-occidentale, gli impatti su larga scala risulteranno in cieli nebbiosi o in qualche deposizione superficiale”.

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