Accendi il computer e aggiorna il curriculum del tuo cane: alla voce competenze, devi aggiungere “annusatore di stress”. A conferirgli questo merito è un nuovo studio della Queen’s University di Belfast, in Irlanda, che rivela come i nostri amici a quattro zampe abbiano un fiuto da psicoterapeuta. Oltre a saper riconoscere odori specifici, al punto da trovare armi da fuoco, droghe, bombe e resti umani, i cani sembrano in grado di identificare con elevata precisione i cambiamenti che avvengono nel respiro e nel sudore delle persone stressate. Fin qui la notizia potrebbe apparire affascinante, se non fosse che lo stress può essere contagioso anche per Fido: «Come ci accorgiamo del suo malessere? Da alcuni comportamenti piuttosto tipici, come rincorrere ossessivamente la propria coda, leccarsi o mordere insistentemente le zampe o altre parti del corpo fino all’autolesionismo, fare i bisogni in luoghi inappropriati della casa, mostrare irrequietezza e nervosismo, distruggere oggetti e aumentare i vocalizzi, come latrati, ululati e mugolii», spiega Alessandro Pellegrini, formatore ed educatore cinofilo e consulente di amusi.

Il cane è un vulcano di energie, che durante il giorno vanno convogliate in diverse attività, come passeggiate, gioco, coccole. «Se questo non accade, il nostro amico non riesce a vivere la quotidianità in maniera appagata e di conseguenza diventa più stressato. Superati certi limiti, l’ansia da separazione diventa un evento talmente traumatico che, quando ci allontaniamo, il cane può essere colpito da veri e propri attacchi di panico, mettendo in atto quei comportamenti che devono suonare come un campanello di allarme», avverte Alessandro Pellegrini. Tra l’altro, non sono pochi i motivi di stress per un cane: il trasloco in una nuova casa, la nascita di un bambino, l’arrivo di un altro animale, i continui battibecchi in famiglia, ma anche piccoli cambiamenti in apparenza poco significativi come la riduzione del tempo dedicato alla passeggiata quotidiana oppure la variazione di orario del pasto a causa dei nostri mille impegni lavorativi. «Proprio come accade per noi umani, anche i cani hanno una maggiore o minore capacità di reagire alle situazioni stressanti. Quando sentono di non avere le capacità di adattamento necessarie, percepiscono che il loro mondo sta crollando ed entrano in crisi».

Come alleviare lo stress del nostro fedele compagno? Ecco i suggerimenti di Alessandro Pellegrini:
· dedichiamogli del tempo regolare e di qualità, facendo insieme a lui passeggiate rilassanti, senza fretta, lasciandolo libero di perlustrare il territorio e di annusare: come dimostra lo studio irlandese, attraverso gli odori il cane conosce il mondo e riceve informazioni. Trasformare la passeggiata in un continuo “braccio di ferro” a colpi di guinzaglio, nel tentativo di non fargli annusare quello che incontra, è come per noi visitare una mostra d’arte con gli occhi bendati;
· ricorriamo ai feromoni sintetici, somministrati attraverso diffusori, collari o spray: percependoli, il cane trova la calma anche nelle situazioni a più alto grado di stress, come fuochi d’artificio, assenza del proprietario o permanenza in un luogo sconosciuto;
· utilizziamo degli snack masticativi, che diminuiscono i livelli di stress nel cane, perché favoriscono il rilascio di serotonina ed endorfine, antidepressivi naturali. Soprattutto nei cuccioli, ma anche negli adulti, la masticazione rappresenta un’attività fondamentale per i nostri pet, che aiuta a mantenere il loro benessere psicofisico: l’importante è scegliere prodotti di qualità, fatti con ingredienti naturali e provenienti da filiere tracciabili.

Un eccessivo stress può sfociare anche in problemi di salute, come diarrea, apatia e inappetenza: di fronte a questi sintomi, è bene richiedere un consulto veterinario, che può fornire consigli – anche dietetici – per correggere la situazione. «Come al solito, poi, spetta soprattutto a noi osservare gli eventuali cambiamenti quotidiani: conosciamo bene il nostro amico a quattro zampe, per cui sappiamo se qualcosa è cambiato nel suo stato di benessere psicofisico. Rispettiamo i suoi ritmi, riempiamo le sue giornate di attività, consentiamogli di socializzare con altri cani, non esageriamo con coccole o carezze se non le ama e soprattutto diamogli regolarità, perché il cane è un animale estremamente abitudinario», ricorda Alessandro.

Al veterinario possiamo chiedere consiglio anche sui migliori snack masticativi da somministrare, tenendo conto dell’età del nostro cane e dei suoi eventuali problemi di sovrappeso o salute. Senza proteine o ingredienti di origine animale, senza plastica e senza glutine: grazie alla loro formula 100% naturale e vegetale, i Dental Smile di amusi sono adatti anche per i cani con allergie e problemi renali. «Prima di lasciarli soli in casa, adottiamo una routine rassicurante e prevedibile: facciamo un gioco, lasciamo vicino alla cuccia uno snack “consolatorio” e poi usciamo salutando serenamente, senza dare troppo peso all’evento. Abbiamo detto che i cani sono bravissimi a fiutare il nostro stress: se l’idea di lasciarli soli ci mette ansia, loro la annuseranno», conclude l’esperto.

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