“La situazione in Ucraina è molto grave e le notizie che arrivano sono disarmarti, un conflitto che coinvolge anche gli animali e che ci vede impegnati in prima linea dalla Romania per offrire il nostro aiuto concreto. Siamo partiti in 7 dalla nostra sede di Cernodova in direzione di Isaccea, un punto di frontiera fluviale sul Danubio dove stanno arrivando molti profughi via battello, per portare beni di prima necessità come medicine, mangime, trasportini, coperte e cappottini per gli animali che viaggiano con i cittadini ucraini in fuga”, a parlare è Sara Turetta, Presidente di Save the Dogs and Other Animals che nei giorni scorsi ha lasciato Milano per raggiungere la Romania e organizzare con lo staff di Save the Dogs gli aiuti per l’emergenza animali in Ucraina. 

Con questa prima missione oltre a fornire beni di prima necessità, Save the Dogs mette a disposizione il proprio rifugio per accogliere, temporaneamente o in modo permanente, cani e gatti in condizioni tali da non poter proseguire il viaggio; assistere le persone che viaggiano con il proprio animale con i documenti e informali che sono autorizzati ad entrare nell’Unione Europea con i propri cani e gatti anche senza documenti, regolarizzandoli in un secondo momento; offrire assistenza veterinaria agli animali con patologie o bisogni speciali.

“La prima azione che possiamo fare è verso le persone che stanno scappando dalle bombe con i loro animali al seguito. Migliaia di persone hanno lasciato le loro case, cercando rifugio ovunque sia possibile. Oltre 70 mila hanno raggiunto la Romania in cerca di salvezza, molti dei quali con i loro animali.  Qui a Isaccea stiamo prendendo accordi con ONG locali, protezione civile e altre associazioni umanitarie per capire come far arrivare il materiale necessario anche in Ucraina. In questo momento regna la confusione e non abbiamo ancora delineato come far arrivare gli aiuti oltre il confine, è un contesto in continua evoluzione e speriamo di avere presto informazioni al riguardo”, continua Sara Turetta.

Anche la situazione per gli animali rimasti in Ucraina è critica, il cibo e medicinali scarseggiano e aumentano le difficoltà per la gestione di rifugi e canili.

“Nel nostro centro ci stiamo organizzando per poter accogliere gli animali che dovessero venire evacuati dai rifugi nel sud dell’Ucraina o da altre zone. Inoltre,  stiamo individuando i rifugi da poter aiutare sia con l’invio di beni essenziali sia attraverso l’attivazione di un fondo emergenza per questa enorme tragedia”, conclude Sara Turetta.

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