Estate è sinonimo di vacanze; in famiglia, con il proprio partner o perché no, anche da soli, ma sempre in compagnia dei nostri adorati pet. Dopotutto, anche loro fanno parte del nucleo familiare.

Portare con sé animali domestici quando si viaggia, implica studiare in anticipo il luogo vacanziero ed essere a conoscenza dei nemici dell’estate dei nostri animali; ecco 3 consigli molto utili per rendere la vacanza con il vostro pet semplice, sicura e divertente.

Sempre più diffusa, la Leishmaniosi malattia zoonotica, è una malattia infettiva e contagiosa causata dal parassita Leishmania Infantum che viene trasmesso dalla puntura dei pappataci, piccoli insetti di solito più attivi da maggio a ottobre. La patologia colpisce generalmente i cani, e spesso è fatale, ma può toccare anche l’uomo.

Per chi viaggia in Italia, fino a qualche anno fa si poneva attenzione soprattutto in alcune aree italiane ad esempio il centro sud. Ultimamente purtroppo l’incidenza della patologia sta crescendo anche nel resto d’Italia. Bisogna prendere le giuste precauzioni sempre, anche quando non si progetta un viaggio verso quelle zone. Stesso discorso vale all’estero: Se fino a qualche anno fa si parlava delle zone come Grecia, Spagna, Portogallo e Francia meridionale, negli ultimi anni si stanno registrando casi anche in zone prima ritenute indenni. 

“La prevenzione è l’arma più potente contro questa patologia. È fondamentale che l’insetto non punga l’animale, quindi optare per prodotti antiparassitari, specifici per la specie animale, che abbiano anche un’azione repellente e che aiutino a prevenire quindi la puntura da parte dell’insetto. Utile anche diminuire l’esposizione agli insetti, per esempio, fare dormire i cani in casa e non all’esterno, preferibilmente protetti da zanzariere a maglia fine. È assolutamente necessario mantenere gli spazi puliti, in particolare i giardini ed evitare l’accumulo di sostanze organiche”, commenta Valentina Di Dio, Delegata Affari Veterinari di Santévet.

Le razze più esposte al colpo di calore sono quelle con la canna nasale corta come i Bulldog, i Boxer, i Pechinesi o quelli che hanno un manto particolarmente spesso e folto come Terranova, San Bernardo e Collie. Infine, tutti quei cani che hanno problemi cardiaci e respiratori, molto spesso anziani.

Per chi anche in vacanza non vuole rinunciare alle passeggiate bisogna assolutamente evitare le ore più calde, mai passeggiare dopo le 11.00 del mattino e prima delle 16.30 del pomeriggio, scegliere di passeggiare in zona d’ombra ed evitare l’asfalto può essere molto caldo e bruciare i cuscinetti dei nostri cani e portare sempre con sé acqua fresca, e a casa cambiarla frequentemente.

Per chi è in vacanza ma anche chi rimane a casa, mai lasciare il proprio cane o gatto sul terrazzo di casa ma in una stanza fresca e ben ventilata, se invece volete lasciarlo in giardino è fondamentale creare una zona ben ombreggiata. In commercio esistono tappetini refrigeranti e piscinette per cani. Sono in aumento i luoghi attrezzati per far nuotare i cani sia in spiaggia che in piscina. Stesso discorso vale per i lunghi viaggi in macchina, se volete fare una pausa anche se l’auto è parcheggiata all’ombra non lasciate il vostro animale in macchina.

“Se il vostro cane ha avuto un colpo di calore non usate acqua ghiacciata per raffreddarlo. Spostatelo all’ombra, tamponatelo con acqua fresca o temperatura ambiente e andare subito dal veterinario. Consiglio di avvisare il veterinario del vostro arrivo in modo tale che lo staff possa organizzare tutto al meglio e possa consigliarvi su eventuali azioni da fare mentre andate al pronto soccorso veterinario” consiglia Valentina Di Dio, Delegata Affari Veterinari di Santévet e conclude “Rispettate i ritmi del vostro pet: quando fa molto caldo il cane, per esempio, potrebbe cominciare a dormire di più e a mangiare di meno. In quest’ultimo caso è importante rispettare i suoi ritmi e non forzarlo a mangiare”.

I cani amano fare il bagno e tuffarsi in acqua. Attenzione però all’acqua salata perché può provocare importanti fastidi. Infatti, se ingerita può provocare anche vomito e/o diarrea all’animale. Inoltre, il sale che resta sulla cute del cane una volta evaporata l’acqua può essere molto fastidioso per il nostro amico. A causa delle sue proprietà igroscopiche può mantenere la pelle umida e provocare fastidiose dermatiti all’animale. Soprattutto nelle pieghe cutanee e fra i polpastrelli.

La sabbia è l’occasione per scavare tante buche e fare tantissimi giochi. Spesso però la sabbia può essere rovente, quindi il cane, tende a sprofondare le zampe per cercare riparo dalla sensazione di bruciore intenso. Alcuni cani poi, tendono a ingerire grandi quantità di sabbia, riempiendosi lo stomaco. In questo caso l’espulsione delle grosse masse di sabbia può diventare molto difficoltosa per l’animale. La sabbia può infilarsi ovunque, un po’ come succede all’uomo, col rischio di irritazioni agli occhi.

Dopo aver portato il cane al mare è opportuno lavarlo per ripulirlo dalla sabbia che potrebbe essersi insinuata negli interstizi dell’animale e per rimuovere il sale dal suo corpo. Al rientro dalle vacanze, è assolutamente consigliabile preventivare un bagno dermatologico dal toelettatore di fiducia.

Massimo relax e ampi spazi per una meritata vacanza per noi e svago per lui. Ma il pericolo può̀ nascondersi dietro l’angolo. Durante le escursioni è opportuno fare attenzione ai morsi di animali che vivono nella flora. La vipera è un predatore che si incontra comunemente nella nostra vegetazione. Tra la sintomatologia dovuta al morso di una vipera, riscontriamo una problematica locale, dove in corrispondenza del morso il cane potrebbe accusare dolore acuto e persistente con edema duro ed eritema. Tra i sintomi diffusi più comuni dovuti all’avvelenamento possiamo notare anche vomito, tachicardia, ipotensione o addirittura perdita di coscienza. Assolutamente da evitare l’incisione del morso, l’aspirazione del veleno o l’applicazione di ghiaccio. Prima di rivolgersi a un veterinario, consigliabile è tosare la parte interessata e disinfettarla.

Passeggiare nei boschi può portare anche ad imbattersi con le volpi: basta un morso, ma anche un graffio o un leccamento della cute ferita per trasmettere al nostro pet la rabbia, sempre che la volpe ne sia portatrice. Anche in questo caso la prevenzione è fondamentale. La vaccinazione è efficace pure dopo il contagio, il cane va portato comunque dal veterinario, subito.

Non dimenticarti che in caso di viaggio all’estero l’assicurazione sanitaria Santévet, supportata da oltre 20 anni di esperienza dedicata esclusivamente alla cura dei nostri amici a quattro zampe, rimborsa fino al 90% delle spese veterinarie totali per infortunio, malattia o intervento chirurgico, gestendo i rimborsi in sole 48 ore e in modo pratico tramite applicazione. 

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