Print Friendly, PDF & Email

Dal 1° gennaio 2024 all’ultimo aggiornamento disponibile da European Forest Fire Information System del 30 luglio, a scala nazionale sono stati rilevati 615 incendi, per una superficie totale di 221 kmq. Le stime prodotte da ISPRA evidenziano che le aree boschive percorse da incendio, per i primi 8 mesi del 2024, sono 40 kmq di superficie forestale. Questa superficie si suddivide in 18 kmq di macchia mediterranea e boschi di leccio, 13 kmq ricoperte da boschi di querce e 6 kmq a di aree boschive di conifere.

L’andamento della superficie percorsa da incendio boschivo nel 2024, fino ad ora, non si discosta significativamente dall’andamento medio nel periodo 2006-2023.

Nella Baia San Felice a Vieste il 24 luglio un incendio all’interno del Parco nazionale del Gargano ha minacciato zone boschive di pregio. Il tempestivo intervento di uomini e mezzi antincendio dei Vigili del Fuoco, Protezione civile, Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali, oltre che di volontari, ha evitato le conseguenze più serie per i boschi. Secondo le stime ISPRA, il fuoco ha coperto una superficie complessiva di 24 ettari; la copertura forestale coinvolta non sembra aver superato i 3 ettari, prevalentemente conifere.

È quanto emerge dalle attività ISPRA nell’ambito delle osservazioni e monitoraggi degli impatti degli incendi di medie e grandi dimensioni sugli ecosistemi. Lo scopo è quello di fornire ogni anno un dettaglio informativo a supporto delle politiche per il ripristino e la conservazione degli ecosistemi terrestri a scala nazionale e locale. I dati relativi agli incendi sono forniti dal sistema European Forest Fires Information System del programma europeo Copernicus Emergency, ed elaborati da ISPRA con applicazioni di intelligenza artificiale per il riconoscimento degli ecosistemi coinvolti negli incendi.

Ad oggi, dodici regioni su venti presentano superfici percorse da incendio. Quelle più colpite sono Sicilia, Calabria, Sardegna e Puglia, che contribuiscono per circa l’ 85% delle aree totali bruciate a scala nazionale. In particolare, la Sicilia ha il 45% del totale, la Calabria il 20% e la Sardegna e la Puglia 10% ciascuna. La superficie forestale interessata da incendi per le suddette regioni è dell’80% del totale forestale nazionale incendiato. In particolare, il 34% del totale nazionale ricade in Sicilia, il 30% in Calabria e il 12% in Sardegna.

Ad oggi la provincia di Agrigento risulta quella maggiormente interessata da incendi boschivi con 48 kmq di superficie percorsa da incendio, di cui solo il 3% sono di coperture forestali. A seguire le provincie di Cosenza, Reggio Calabria e Palermo.

Questi hanno coinvolto prevalentemente la regione Sicilia, la Sardegna ed il Lazio. In Sicilia, nel comune di Enna tra le località di M.te Rossomanno, M.te Canalotto e M.te della Forma, al 30 luglio risulta colpita da diversi incendi una superficie complessiva di circa 2 kmq, in prevalenza caratterizzata da boschi e boscaglie di specie arboree sempreverdi. In Sardegna, nel comune di Ortelli (NU), nella giornata del 22 luglio si è sviluppato un fronte di fiamma che ha interessato una superficie complessiva di circa 4 kmq, che nel complesso risulta esser caratterizzata da boschi e boscaglie di leccio e sughera. Nel Lazio tra il 28 ed il 29 luglio la superficie complessiva percorsa da incendio era circa  3 kmq, di cui quasi un terzo era coperto da boschi.

Al momento risulta in corso un nuovo importante incendio in Sardegna, nelle province di Sassari e Nuoro, Comuni di Benetutti, Orani e Nuoro. La superficie totale al momento è stimata in 2 kmq, di cui la parte boschiva risulta oltre 1 kmq. Essendo l’evento tuttora in corso, non è considerato nelle statistiche generali.

Share Button