Primavera in arrivo: otto cose da sapere sulla Leishmania
Con l’arrivo della primavera, e soprattutto dei mesi di marzo e aprile, tutti i proprietari di cani corrono al riparo per proteggere i propri amici a quattro zampe dalla Leishmaniosi. La Leishmania infantum, agente della Leishmaniosi in Europa, è un parassita dei Flebotomi che può colpire cani e gatti, ma anche altri mammiferi incluso l’uomo.
I pappataci sono insetti ematofagi che prediligono le ore crepuscolari e notturne per cibarsi, così come i mesi caldi, l’umidità e le zone non ventilate. Questi sono principalmente presenti in ambienti rurali e costieri poiché, per lo sviluppo e la crescita, le larve necessitano di temperature, umidità adeguata e riparo e per quanto concerne quelli presenti in Italia e responsabili della trasmissione di L.infantum sono esofili e esofagici.
Trattandosi di una tematica molto delicata, che interessa ogni anno molti proprietari, con tassi di siero prevalenza fino al 53,1% in tutta la nostra Penisola, sono molte le domande che affliggono i possessori di un amico a quattro zampe. Proprio per questo, MYLAV insieme al supporto del Dott. Luigi Venco, ha voluto fare il punto sulla tematica, rispondendo alle domande più frequenti sul tema.
1) Come scopro se un cane è infetto? Quali sono i sintomi? Se il cane non ha sintomi, come faccio a scoprire che è malato?
La diagnosi di Leishmaniosi è una diagnosi prettamente di laboratorio che deve essere effettuata dal medico veterinario con esami indiretti e diretti spesso in associazione. L’infezione precede di mesi l’eventuale comparsa di sintomi per cui nelle zone a rischio è consigliabile effettuare screening annuali, pur considerando che nessun tipo di esame può dare la certezza che un cane non sia infetto. I sintomi quando presenti possono essere cutanei o sistemi come epistassi, patologie oculari, aumento della sete e perdita dell’appetito
2) Si può ammalare l’uomo se al suo cane è stata diagnosticata la Leishmaniosi?
L’uomo può essere infettato da Leishmania infantum ma il contagio non è diretto ma causato dalla puntura dei flebotomi. Avere un cane affetto da leishmaniosi non è assolutamente un fattore di rischio per la famiglia.
3) Si sa che è una malattia per la quale si deve stare in cura tutta la vita. Ma ci sono casi dimostrati in cui il cane è guarito?
La guarigione per quanto improbabile è teoricamente possibile. Dal momento però che non esistono esami che possano accertare la guarigione o la negatività parassitologica è impossibile comunque avere certezze.
4) Che aspettativa di vita ha un cane affetto da Leishmania?
Il tutto dipende dal suo status immunitario e dalle eventuali terapie. Può essere assolutamente normale così come di pochi mesi.
5) Di cosa può morire un cane affetto da Leishmania?
Trattandosi di una malattia sistemica le complicanze possono essere molteplici. L’organo più bersagliato solitamente è il rene. L’eccessiva produzione di anticorpi porta nella maggior parte dei casi a insufficienza renale cronica
6) Se ho altri cani in casa, questi sono a rischio?
Si, perché frequentando lo stesso ambiente sono ugualmente esposti alla puntura dei flebotomi a meno che vivano esclusivamente in casa o comunque non escano assolutamente dal crepuscolo all’alba.
7) Quali sono le zone d’Italia più a rischio? Esistono invece regioni a rischio zero? E com’è la situazione al dì fuori dell’Italia?
Il Centro-Sud Italia, le zone litoranee e le colline appenniniche sono le zone a più elevata endemia, ma ad oggi possiamo dire che nessuna zona d’Italia può essere considerata a rischio zero.
In Europa tutti i Paesi del bacino del Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia sono considerati ad alta endemia. Nel centro nord Europa la malattia può essere presente ma con modalità di trasmissione diverse mancando il vettore del parassita.
8) I bambini corrono maggiori rischi?
Nell’uomo colpito da Leishmania infantum nella maggior parte dei casi le lesioni si limitano alla cute e sono localizzate e rispondono bene alla terapia. Nei soggetti immunodepressi non si possono però escludere forme sistemiche indipendentemente dall’età.
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