Secondo la LAV, Lega Anti Vivisezione, ogni anno vengono abbandonati 50.000 cani, più del 30% di questi abbandoni avviene nella stagione estiva. Nonostante si tratti di un reato, che in Italia viene punito con l’arresto fino a un anno o con una multa fino a 10.000 euro, i numeri sono ancora importanti e preoccupanti. ProntoTrends, l’Osservatorio di ProntoPro.it sul mercato dei servizi, ha deciso di raccontare quali sono le abitudini degli italiani in materia di animali domestici, esplicitando anche i costi che bisogna affrontare se si decide di adottare un cane. Un’analisi volta a sensibilizzare chi sta valutando di arricchire la propria vita con un amico a quattro zampe: è importante essere consapevoli delle sue esigenze e dei costi a cui si va incontro.

In Italia gli animali domestici sono in tutto 32 milioni, di cui 7 milioni di cani, e sono presenti nel 52% delle nostre case, ma quali sono i servizi più richiesti per prendersi cura del loro benessere giornaliero? La prima metà del 2020 evidenzia come 1 italiano su 2 stia scegliendo di investire soprattutto in servizi veterinari: questa figura professionale resta la più autorevole secondo gli italiani per monitorare lo stato di salute del proprio animale. Il 55% delle persone che si rivolge al veterinario lo fa infatti per fissare una visita di controllo. I Dog sitter vengono richiesti da più di 1 italiano su 3, soprattutto per accompagnare il proprio cane in una passeggiata all’aria aperta, mentre chi usufruisce di un servizio di lavaggio e toelettatura lo fa per sfruttare l’offerta completa, che comprende taglio del pelo, lavaggio e taglio delle unghie. Da sottolineare la progressiva crescita negli anni di questo servizio, la domanda è raddoppiata dal 2018 al 2020.

“I bisogni fondamentali dei nostri amici a quattro zampe possono essere riassunti in quattro azioni: mangiare e bere, correre e sfogarsi in ambienti naturali,  socializzare coi propri simili, ricevere affetto e ordini nella vita domestica in maniera sana e consapevole”. Le parole appassionate di Marianna Bianco, educatrice cinofila APNEC & ENCI e Top Pro su ProntoPro.it, preparano i futuri proprietari di un cane alle esigenze che dovranno essere in grado di soddisfare per il benessere del proprio animale. “Se sappiamo già che il nostro cane trascorrerà almeno 8 ore da solo, dobbiamo cercare di organizzare la nostra giornata, facendoci magari supportare anche da un professionista, per portare fuori il cane 3-4 volte al giorno – aggiunge Marianna – Almeno una di queste uscite dovrebbe permettere al cane di sfogarsi liberamente in un ambiente naturale e per un tempo abbastanza lungo. Queste tempistiche permettono alla natura fisiologica e psichica del cane di essere abbastanza soddisfatta, e un cane soddisfatto non attiverà comportamenti sbagliati che poi i padroni con fatica e frustrazione dovranno correggere”.

Escludendo il costo iniziale del cane, in un allevamento il prezzo varia  a seconda della razza, in un canile invece può essere adottato a costo zero, viene richiesta una semplice offerta volontaria a supporto dell’attività della struttura, sono molti i servizi da prendere in considerazione per definire in anticipo il budget annuo che può richiedere la gestione di questo animale domestico.

La prima spesa da affrontare riguarda il microchip, obbligatorio per l’identificazione dell’animale, il veterinario lo applicherà al cane per un costo medio di 35 euro. Nei primi mesi di vita sono caldamente consigliati alcuni vaccini, facoltativi a livello giuridico, ma essenziali per garantire una vita sana al proprio cane, e scongiurare ulteriori problemi fisici, che possono comunque pesare poi sul portafoglio del proprietario. Si tratta di profilassi che vanno a proteggere i cani da tre malattie: cimurro, adenovirosi e parvovirosi. Un vaccino può costare in media 40 euro, per una spesa iniziale di 120 euro, bisogna poi tener conto del richiamo annuale, per mantenere la copertura attiva. Consigliata anche una visita di controllo annuale dal veterinario, che richiede un investimento medio di 45 euro a visita.

Una fornitura base di ciotole per il cibo e per l’acqua, l’acquisto di una cuccia, un guinzaglio e un collare possono richiedere un investimento iniziale di circa 200 euro. In merito all’alimentazione, per un cane di piccola-media taglia si possono spendere anche 50 euro al mese, mentre per un cane grande è possibile arrivare ad un investimento di 150 euro.

Esistono poi dei servizi accessori, ma che l’Osservatiorio di ProntoPro.it ha mostrato essere particolarmente richiesti dai proprietari di cani, come il dog sitting, la toelettatura o l’addestramento. Il supporto di un Dog Sitter per accompagnare fuori il cane mentre siamo impegnati al lavoro, o fuori città per una vacanza, richiede un investimento di 10 euro all’ora, con la possibilità di accordarsi su tariffe forfettarie nel caso si concordi un impegno continuativo. Una toelettatura completa, caratterizzata da taglio del pelo, lavaggio dell’animale e taglio delle unghie, ha un costo a partire da 40 euro, che varia a seconda della taglia del cane. Un percorso di addestramento del cane, per apprendere l’educazione base da impartire ad un cucciolo o correggere comportamenti sbagliati in esemplari già adulti, prevede una tariffa oraria che si aggira in media sui 30 euro, 5 lezioni possono di solito bastare per ottenere i primi risultati soddisfacenti.

Il mantenimento di un cane di media taglia, nel suo primo anno di vita, può quindi richiedere un investimento a partire da 955 euro, se si aggiunge il supporto di un dog sitter due ore a settimana, due toelettature all’anno e un percorso da un addestratore si arriva anche a 2.225 euro. I successivi anni di vita del cane abbattono alcuni costi e attestano il mantenimento a 685 euro annui (se il cane non manifesta particolari problemi di salute ovviamente), che possono diventare 1.805 per chi si fa supportare da dog sitter e servizi di toelettatura professionale.

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