Torna a Parma la giornata dedicata ai gatti: Comune di Parma, Ordine dei Veterinari e Clinica Universitaria nuovamente uniti nella campagna ‘Porte aperte al microchip’, offrendo la possibilità ai proprietari di mici di effettuare la microcippatura gratuitamente nella mattinata di sabato 13 aprile.

“Il microchip rappresenta lo strumento più efficace per il ritrovamento del proprio animale smarrito ed è tra i migliori sistemi di identificazione ad oggi disponibili”, sottolinea l’Assessora al Benessere Animale Nicoletta Paci che promuove la campagna insieme ad Università di Parma Dipartimento Scienze Medico Veterinarie. Il Direttore del Dipartimento di Veterinaria Giacomo Gnudi commenta questa iniziativa come “importante momento di inizio per un maggior controllo della popolazione felina e di collaborazione tra enti in tema di benessere animale”.

Anche il Presidente dell’Ordine dei Veterinari di Parma Alberto Brizzi sottolinea come: ”Fare campagne per sensibilizzare l’importanza del microchip anche per i gatti permette uno scatto culturale che fa la differenza, i nostri gatti sono animali d’affezione tanto quanto i cani e poter identificare il proprio animale e restituirlo al proprio padrone è molto importante”.

Ecco dunque l’appuntamento per il 13 aprile dove Università degli Studi, Comune di Parma e Ordine dei Medici Veterinari si metteranno a disposizione di quanti vorranno far applicare gratuitamente il microchip identificativo al proprio gatto ed attivare contestualmente la sua iscrizione presso l’anagrafe degli animali d’affezione.

I cittadini dovranno presentarsi con i propri gatti presso il Dipartimento di Scienze Medico Veterinarie, in via del Taglio a Parma, sabato 13 aprile dalle ore 9,30 alle ore 12,30 muniti di un documento di identità valido.

Dalla mezzanotte di venerdì il gatto non dovrà aver assunto cibi solidi né latte. Questa precauzione si rende necessaria perché in qualche caso potrebbe essere utile la somministrazione di un tranquillante, cosa che non si potrà fare se il gatto non sarà digiuno.

Il microchip per gatti ha le dimensioni di un chicco di riso, e la sua inoculazione avviene con una siringa apposita: l’operazione è indolore e avviene senza sedazione dell’animale. In caso però di qualche gatto particolarmente agitato potrebbe essere necessaria una piccola sedazione per cui, per precauzione si chiede di portare il proprio animale a digiuno: dalla mezzanotte di venerdì il gatto non dovrà aver assunto cibi solidi né latte.

L’unica persona autorizzata all’inserimento del microchip nei gatti è il veterinario, in questo modo il gatto aderisce all’Anagrafe Felina Nazionale.

Contestualmente all’inoculazione del chip il veterinario compilerà una scheda con i dati identificativi dell’animale: nomi e recapiti del proprietario o detentore, segni distintivi dell’animale, variazioni di sede anagrafica etc.
Se si intende portare il gatto all’estero sono necessari il passaporto animale e la vaccinazione antirabbica, che avviene solo dopo l’identificazione del gatto tramite microchip ma soprattutto anche per chi non si sposta da Parma è strumento fondamentale per il riconoscimento per quei gatti abituati a gironzolare nel vicinato e che possono rischiare di perdersi e che, grazie al chip possono essere riconsegnati immediatamente al loro proprietario.

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